Impetigine
Rubrica a cura degli esperti

Anna Belloni Fortina, MD
Responsabile della Dermatologia Pediatrica
Dipartimento di Medicina DIMED
Università di Padova

Giorgio Rovatti, pediatra libero professionista Consigliere SIDerP
in collaborazione con SIDERP
L’impetigine è una affezione che interessa tipicamente la età pediatrica: Vero
L’impetigine è la più comune delle infezioni batteriche che interessano la cute e colpisce prevalentemente bambini in età prescolare con una netta riduzione della prevalenza dopo i 15 anni di età.
La malattia è più frequente nei climi caldi ed umidi e nella stagione estiva ed è facilitata da condizioni che compromettono la integrità della cute quali piccoli traumi, punture di insetto, grattamento indotto da dermatosi pruriginose (scabbia, eczema).
L’agente etiologico più comune della impetigine è lo Streptococcus Pyogenes: Falso
La impetigine NON bollosa, che rappresenta circa il 70% dei casi, è attualmente sostenuta in modo prevalente dallo Staphylococcus Aureus; lo Streptococcus Pyogenes è responsabile unico in circa il 10 % dei casi ed i due germi possono essere presenti contemporaneamente.
La impetigine bollosa è sostenuta unicamente dallo Staphylococcus Aureus.
L’impetigine è contagiosa e si trasmette prevalentemente per contagio interumano: Vero
Il paziente affetto rappresenta la fonte principale di contagio anche se la trasmissione può avvenire attraverso superfici od oggetti contaminati.
Il periodo di incubazione è mediamente 7 -10 giorni. Il soggetto infetto è contagioso per almeno 24 ore dall’ inizio di una idonea terapia.
L’impetigine è comunemente sostenuta da Staphylococcus Aureus meticillino-resistente: Falso
I ceppi di Staphylococcus Aureus responsabili della impetigine sono solitamente meticillino-sensibili. Gli antibiotici sistemici indicati dalle linee guida più recenti ed accreditate sono: penicilline penicillinasi resistenti, cefalexina ed amoxicillina/clavulanato. Alcuni ceppi di Staphylococcus Aureus e di Streptococcus Pyogenes mostrano resistenze nei confronti degli antibiotici appartenenti alla classe dei macrolidi.
La terapia topica della impetigine è meno efficace della terapia sistemica: Falso
La terapia topica, nelle forme ad estensione limitata, è efficace almeno quanto la terapia sistemica. Gli antibiotici per uso topico sui quali esiste maggiore esperienza e consenso sono: acido fusidico, mupirocina e retapamulina. Non ci sono prove che mostrino una significativa superiorità terapeutica di uno di questi principi attivi rispetto agli altri.
La terapia sistemica è indicata nelle infezioni estese con numerose lesioni od in corso di epidemia per ridurre rapidamente il rischio di trasmissione.
L’impetigine può essere trattata con antisettici: Falso
Non esistono prove sufficienti per consigliare l’utilizzo di antisettici quali clorexidina, iodio povidone ed altri, come misura unica o complementare nel trattamento della impetigine.
L’impetigine sostenuta da Streptococcus Pyogenes può essere seguita da Glomerulonefrite: Vero
La impetigine streptococcica può indurre una Glomerulonefrite.
La efficacia della terapia nel prevenire questa complicanza non è stata chiaramente dimostrata.
La malattia reumatica non è una sequela di impetigine.