Il diritto all’ascolto delle persone di minore età in sede giurisdizionale

“Attento si fermò com’uom ch’ascolta”, ha scritto Dante. L’ascolto è innanzitutto attenzione. E l’attenzione è cura, interesse, curiosità. Per i bambini e per i ragazzi essere ascoltati è fondamentale. “Mi senti?” è la domanda che spesso rivolgono agli adulti. E la risposta dovrebbe essere: “Parla pure, ti ascolto e sappi che quel che vuoi dirmi per me è importante”. Ascoltare è essenziale. Significa riconoscere l’altro, mettere in discussione il proprio pensiero alla luce di quello che si ascolta, significa prendere decisioni più consapevoli, che tengano conto del punto di vista altrui. Per bambini e ragazzi significa sentirsi riconosciuti come persone. Significa poter prendere consapevolezza di se stessi, come individui e come soggetti sociali. È grazie anche alle relazioni che si formano, gioiscono, affrontano le difficoltà. In una parola crescono.