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Scarlattina: incubazione, trasmissione e sintomi
Elena Bozzola
Segretario nazionale Società Italiana di Pediatria
La scarlattina è una malattia infettiva acuta contagiosa, caratteristica dell’età pediatrica
CAUSA
A differenza delle altre comuni malattie esantematiche dell’infanzia, è causata da un batterio e non da un virus. È causata da ceppi di Streptococco Beta Emolitico di gruppo A (SBEGA) che producono una tossina denominata tossina pirogenica. La tossina pirogenica, nei soggetti suscettibili, passa in circolo causando l’esantema e gli altri sintomi della malattia. L’infezione da SBEGA produttore di tossina è trasmessa per via aerea con le goccioline di saliva (tosse, starnuti…) da un soggetto malato o portatore ed è di regola a carico del faringe (faringite streptococcica). Colpisce prevalentemente i bambini tra i 5 e i 15 anni, è rara sotto i tre anni.
INCUBAZIONE
La scarlattina presenta un tempo di incubazione variabile tra 1 e 7 giorni (N.B: il tempo di incubazione di una malattia infettiva è lo spazio di tempo che separa il momento dell’esposizione al patogeno responsabile e il momento della comparsa dei primi sintomi).
TRASMISSIONE
Per via aerea per contatto con il muco o la saliva di un paziente infetto (emesse ad esempio con un colpo di tosse o semplicemente parlando). Il batterio penetra così attraverso le mucose delle vie aeree superiori e determina l’infezione. Il picco di incidenza si verifica nel tardo autunno-inverno ed in primavera.
QUALI SONO I SINTOMI
L’incubazione è breve (2-5 giorni).
Si distinguono due fasi:
- Fase pre-esantematica
La sintomatologia inizia in modo brusco con
- febbre(39-40 °C causata da tossine pirogeniche) e brividi
- cefalea
- nausea e vomito
- enantema, che trova la sua espressione più evidente in una angina faringea rossa ovvero in una infiammazione della faringe (faringite) che si manifesta con senso di costrizione alla gola e deglutizione dolorosa (da cui il nome “angina”)
- infine, la lingua si ricopre dapprima di una patina bianca e poi, desquamandosi, diventa di colore rosso vivo con papille ipertrofiche così da ricordare la superficie di una fragola (lingua “a fragola”)
- fase esantematica
Entro 12-48 ore compare il tipico esantema rosso scarlatto che inizia all’inguine, alle ascelle e al collo, per poi generalizzarsi a tronco, braccia e gambe e, nell’arco di 24 ore, a tutto il corpo. Al volto, l’arrossamento delle guance contrasta con il relativo pallore del naso e della zona intorno alla bocca Questa distribuzione dell’esantema conferisce al volto un caratteristico aspetto noto come “maschera scarlattinosa” (o Maschera di Filatow). A livello della lingua si manifesta enantema con arrossamento delle papille ed una patina biancastra. Le manifestazioni cutanee hanno l’aspetto di microelementi a capocchia di spillo di colore rosso scarlatto fittissimi non confluenti fra loro, che si scolorano alla pressione (segno della mano gialla) e residuano al tatto una particolare sensazione di ruvidità (a carta vetrata)
L’esantema si attenua in 3-4 giorni lasciando il posto ad una desquamazione con lamelle fini che inizia al volto e prosegue fino al tronco, alle mani e ai piedi e può durare fino a 10-20 gg
Altri segni caratteristici sono il segno della mano gialla (spingendo la mano sull’addome, l’esantema scompare e rimane l’impronta gialla delle dita) e il dermatografismo bianco (strisciando l’unghia sulla pelle rimane un segno bianco).
CONTAGIOSITA’
I malati sono contagiosi 1-5 giorni prima dello sviluppo dei sintomi e per tutta la durata della malattia se non viene instaurata una adeguata terapia. In caso di trattamento antibiotico adeguato (Penicilline) il bambino non è più contagioso dopo 48 ore dall’inizio della terapia.
POSSONO ESSERCI COMPLICANZE
Prima dell’avvento degli antibiotici, la scarlattina rappresentava una delle principali cause di morte. Inoltre, talvolta, era responsabile per l’insorgenza di complicanze tardive come la glomerulonefrite e l’endocardite.
Se non adeguatamente trattata, la scarlattina può causare precocemente un quadro tossico generalizzato causato dalla tossina pirogenica con possibile coinvolgimento del cuore, dei reni, del fegato e delle articolazioni. Come nelle più comuni infezioni da streptococco, si possono manifestare complicanze immunologiche tardive come la malattia reumatica e la glomerulonefrite acuta post-infettiva.
Lo streptococco può anche causare ascessi tonsillari, otiti e sinusiti.
COME SI FA LA DIAGNOSI
La diagnosi della scarlattina è essenzialmente clinica. La conferma di laboratorio nei casi dubbi si ha con il tampone faringeo. Gli esami di laboratorio dimostrano, come in tutti gli stati infiammatori, un aumento degli indici di flogosi (VES, PCR) e dei leucociti neutrofili.
Altri batteri come stafilococchi e Yersinia enterocolitica, alcuni antibiotici e un gran numero di infezioni virali (mononucleosi, infezioni da Adenovirus, Enterovirus e CMV) possono dare talvolta manifestazioni cliniche simili a quelle della scarlattina. La diagnosi di scarlattina viene confermata dal ritrovamento dello SBEGA nel tampone faringeo e dall’aumento degli anticorpi diretti contro lo streptococco (tipicamente il TAS).
COME SI CURA
Il trattamento – essenziale anche per prevenire le complicanze – va condotto per 10 giorni con amoxicillina per bocca oppure con una singola iniezione di benzatin-penicillina. Il bambino può tornare a scuola dopo 48 ore di trattamento antibiotico.
Le cefalosporine di seconda generazione (cefaclor 40-50 mg/ kg/die in 2 dosi o cefuroxima axetil 20-30 mg/kg/die in 2 dosi; cefprozil 15-30 mg/kg in 2 dosi) per 5 giorni potrebbero essere utilizzate in caso di dubbia compliance al trattamento con amoxicillina per 10 giorni (I-B). Raccomandazione 28. In considerazione dell’elevata prevalenza di resistenza di Streptococcus pyogenes ai macrolidi, l’utilizzo di questa classe di farmaci va limitato ai soggetti con dimostrata allergia IgE-mediata ai ß-lattamici, se possibile dopo aver dimostrato la sensibilità dello streptococco a questa classe di antibiotici (II-C).
Non esiste un vaccino specifico.
Non dà immunità.
LA SCARLATTINETTA
Talvolta, la scarlattina si presenta in forma lieve; in tali circostanze, il quadro sintomatologico sopra riportato è attenuato: l’esantema è modesto e la febbre e gli altri sintomi sono pressoché assenti.