Sindrome di Klinefelter

di Natascia Liberati e Luigi Tarani

Dipartimento Materno Infantile, “Sapienza” Università di Roma

 

La sindrome di Klinefelter (SK) venne descritta la prima volta nel 1942 da Harry Klinefelter e nel 1959, grazie all’avvento delle tecniche di citogenetica, fu identificata la causa nella presenza di un cromosoma X soprannumerario.  La sindrome ha una prevalenza di 1:660 maschi, per questo motivo non è più classificata come malattia rara ma come malattia cronica invalidante (nuovo codice esenzione 066).

Nell’80% dei pazienti si può evidenziare un cariotipo 47,XXY e nel 20% dei restanti possono essere presenti un mosaicismo o delle aneuploidie con polisomie della X o della Y. Questa anomalia deriva nel 50 % da una non disgiunzione durante la spermatogenesi paterna (che avviene principalmente nella meiosi I e in misura minore occorre durante la meiosi II) e nel restante 50% durante l’oogenesi materna (si può creare nella maggior parte dei casi durante la meiosi I, oppure durante la meiosi II e infine in una piccola percentuale rimane sconosciuta la causa).

PERCHE’ IL PEDIATRA PUO’ SOSPETTARLA?

La diagnosi prenatale è uno strumento molto efficace che, si stima, consenta di evidenziare questa alterazione cromosomica nel 10% dei casi. Nel caso in cui questa non sia stata effettuata, il pediatra dovrà sospettarla nei seguenti casi:

CARATTERISTICHE CLINICHE SALIENTI

Nella SK non sono presenti note dismorfiche del volto né segni clinici specifici. Le caratteristiche fenotipiche si possono ricondurre ad un aumento dell’altezza (dovuto ad un allungamento degli arti inferiori nel periodo prepuberale di 5-6 cm). È importante la diagnosi tempestiva del micropene, per la possibilità di trattamento farmacologico con testosterone, che favorisce l’allungamento dell’asta e del criptorchidismo, che andrebbe trattato con orchidopessi, entro il primo anno di vita. La disprassia motoria può influenzare sia il movimento grossolano che il linguaggio, per questo motivo si consigliano un’attività motoria quotidiana ed una valutazione logopedica all’età di tre anni. Quest’ultima è importante perché, se necessario, un’adeguata terapia permette al bambino di iniziare la scuola elementare con lo stesso grado di sviluppo del linguaggio dei suoi coetanei e consente di evitare le difficoltà di comunicazione e di lettura che riducono l’autostima di questi bambini e possono condurre, in ultima analisi, ai disturbi del comportamento e ai deficit di rendimento scolastico nelle età successive. Infatti nella metà dei ragazzi è presente un disturbo dell’apprendimento variabile per tipologia e gravità, che potrebbe essere prevenuto. Nella SK non è presente il ritardo mentale con un’incidenza maggiore della popolazione generale (3%), ma il quoziente intellettivo può essere ai limiti bassi del range per performance verbali che possono essere deficitarie a differenza di quelle visuo-spaziali che sono preservate. All’inizio della pubertà il volume testicolare è normale (4 ml), ma successivamente cresce più lentamente per raggiungere un volume definitivo di 10-12 ml (microrchidismo) che è la metà circa di quello normale in età adulta. Alla pubertà è necessaria una consulenza endocrinologica per valutare i livelli di testosterone e gonadotropine ipofisarie, nonché la produzione di spermatozoi. L’endocrinologo diventerà poi il medico di riferimento in età adulta per monitorare l’eventuale terapia sostitutiva con testosterone.  Una particolare attenzione merita l’alimentazione, questi ragazzi nel corso della loro vita adulta sono soggetti a un aumento di peso che può predisporre alla sindrome metabolica, per questo motivo risulta evidente l’importanza della corretta alimentazione sin dall’infanzia.  

COME CONFERMARLA

Per avere conferma della diagnosi è sufficiente eseguire un esame del cariotipo standard su prelievo di sangue periferico, preferibilmente su 100 metafasi, per evidenziare un’eventuale mosaicismo.

COMPLICANZE MAGGIORI

Queste si hanno principalmente nell’età adulta. Alcune di esse sono correlate alla carenza di testosterone (difetto dei caratteri sessuali secondari, osteopenia/osteoporosi, anemia lieve, astenia, sindrome metabolica, ginecomastia) e quindi una terapia ormonale e vitaminica sostitutive ed un corretto stile di vita, aiutano a prevenirle.

PROGNOSI

A differenza di molte sindromi cromosomiche e genetiche la qualità e l’aspettativa di vita sono buone. La diagnosi precoce consente di affrontare tempestivamente le varie problematiche che si presentano nel corso della vita permettendo di ridurre i disagi e le comorbidità.

Associazioni

Nascere Klinefelter: https://www.nascereklinefelter.it/

Klinefelter: https://klinefelter.info/

Unitask: https://www.unitask.it/

Askis: http://www.klinefelter-askis.it/

Svitati47: https://svitati47.wordpress.com/

Bibliografia         

  1. Gonadal dysfunction and beyond: Clinical challenges in children, adolescents, and adults with 47,XXY Klinefelter syndrome. Am J Med Genet C Semin Med Genet. 2020 Jun;184(2):302-312 PMID: 32415901
  2. Klinefelter Syndrome. Evan Los,  George A. Ford. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2020 gennaio. PMID: 29493939
  3. Update On The Clinical Perspectives And Care Of The Child With 47,XXY (Klinefelter Syndrome) Appl Clin Genet. 2019 Oct 23;12:191-202. PMID: 31695472
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