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Deficit di vitamina D
Cos'è, come si corregge e previene
Stefano Mora
Laboratorio di Endocrinologia Infantile, Servizio di MOC Pediatrica
U.O. Pediatria
I.R.C.C.S. Ospedale San Raffaele – Milano
Responsabile, GdS di Fisiopatologia del Metabolismo Scheletrico – SIEDP
Marco Pitea
Centro di Endocrinologia dell’Infanzia e dell’Adolescenza
U.O. Pediatria
I.R.C.C.S. Ospedale San Raffaele – Milano
GdS di Fisiopatologia del Metabolismo Scheletrico – SIEDP
Cos’è la vitamina D e quali sono le sue funzioni?
La vitamina D è un ormone essenziale per la salute delle ossa. Essa è un ormone particolare perché non è prodotto da una ghiandola, ma è sintetizzato nella cute grazie ai raggi ultravioletti (UVB). La molecola così formata non è ancora attiva, ma necessita di un passaggio nel fegato ed uno nel rene dove viene modificata. Solo allora è in grado di svolgere la sua funzione.
L’azione più importante della vitamina D è quella di regolare il metabolismo del calcio e del fosforo, che sono tra gli elementi costitutivi delle ossa. L’ormone promuove l’assorbimento di questi elementi nell’intestino e ne previene un’eccessiva dispersione nelle urine agendo direttamente sul rene.
Cosa succede quando c’è un deficit di vitamina D?
La presenza di adeguati livelli di vitamina D nel sangue sono fondamentali per un normale sviluppo dello scheletro. Quando vi è una carenza o un difetto nella sua sintesi, le ossa presentano un deficit di mineralizzazione dovuto alla ridotta disponibilità di calcio e fosforo. Lo scheletro sarà pertanto formato da ossa meno resistenti e le ossa lunghe (femore, tibia) si curveranno sotto il carico. La carenza di calcio si rifletterà anche sull’attività muscolare (il calcio è fondamentale per la contrazione), che ne risulterà indebolita. Questa situazione prende il nome di rachitismo.
Come si corregge il deficit di vitamina D?
La correzione del deficit avviene somministrando vitamina D per via orale. Questo trattamento è affidato allo specialista, che prescriverà una terapia specifica con dosaggi appropriati in base alla situazione individuale.
Come prevenire il deficit di vitamina D?
Poiché la vitamina D è sintetizzata nella cute, l’esposizione ai raggi solari è di fondamentale importanza. Quando? I raggi solari, in particolare gli UVB, sono efficaci solo quando giungono con una determinata pendenza. Alle nostre latitudini il periodo efficace è quello che va dall’equinozio di primavera a quello d’autunno. Per essere efficace la durata di esposizione non deve essere inferiore ai 30 minuti circa al giorno. È sufficiente esporre braccia o gambe. Nelle ore centrali della giornata i raggi raggiungono la terra con la pendenza ottimale, e pertanto sono le più efficaci per la produzione di vitamina D.
Nel periodo autunnale ed invernale, l’esposizione ai raggi solari non è efficace. L’introduzione nella dieta di cibi che contengono vitamina D è quindi d’aiuto. Questi comprendono pesci a carne grassa (Salmone, aringa, sardine), altri pesci (trota, pesce spada),fegato e tuorlo d’uovo.