Pulsossimetria: cos’è, a cosa serve e quando va fatta?

Un esame semplice e non invasivo che permette di rilevare la frequenza cardiaca e la saturazione

Silvia Bloise
Dipartimento Materno Infantile e di Scienze Urologiche, Sapienza Università di Roma, UOC di Pediatria e Neonatologia, Polo Pontino

Laura Petrarca
Dottoranda di ricerca in tecnologie biomediche innovative in medicina clinica Dipartimento materno-infantile e scienze urologiche – Sapienza Università di Roma

Che cos’è?

La pulsossimetria è un esame semplice e non invasivo, che attraverso la emissione di radiazioni luminose di differenti lunghezze d’onda, permette di rilevare la frequenza cardiaca, cioè il numero di battiti cardiaci al minuto, e la saturazione, cioè la percentuale di ossigeno legata all’emoglobina (in termini più semplici la quantità di ossigeno presente nel sangue).

A cosa serve?

A monitorare i livelli di saturazione di ossigeno che si possono ridurre in molte patologie e all’eventuale necessità di una valutazione in Pronto Soccorso e ossigenoterapia.

Chi?

Bambini con distress respiratorio acuto o nel follow-up dei bambini affetti da malattie respiratorie o cardiache croniche.

Quando va fatta?

Nel bambino che presenta distress respiratorio acuto.

Cosa si intende? È una situazione in cui il bambino aumenta il lavoro respiratorio per mantenere la ventilazione e l’ossigenazione nell’ambito di valori normali.

Come riconoscerlo?

-Il bambino respira più velocemente ed è affannato, sono presenti rientramenti al torace e al giugulo (è più marcata la fossetta tra il collo e lo sterno) ed il bambino si alimenta di meno.

Nei casi più gravi può comparire cianosi, ovvero un colorito bluastro della cute e delle mucose.

Dove?

Oltre che in ambiente ospedaliero, il pulsossimetro è uno strumento utilissimo per il pediatra di famiglia, per avere un dato aggiuntivo nella valutazione del bambino.

L’utilizzo a domicilio può essere indicato per bambini affetti da cardiopatie o malattie respiratorie croniche, mentre solo raramente può essere utile nei bambini sani.

Tuttavia per il suo corretto utilizzo e per evitare inutili allarmismi, è importante:

  1. scegliere il corretto tipo di pulsossimetro in base all’età: sopra i 12 anni (saturimetro per adulti); 2-12 anni (saturimetro per bambini); neonati e bambini fino a 1-2 anni (saturimetro con fascetta da applicare ad un dito della mano o del piede)

  2. Dove applicarlo? A livello di un dito della mano o del piede

  3. Esistono fattori che possono dare un risultato non attendibile, quali:

  • Sonda di dimensioni errate

  • Estremità fredde

  • Movimenti della mano o del piede.

  • Presenza di smalto alle unghie.

  • Anemia grave

  1. I valori normali della saturazione dell’ossigeno per l’emoglobina sono: 95-99%.