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Mare e bambini: le regole per un’estate in sicurezza
Iria Neri
Responsabile Dermatologia Pediatrica e Malattie Rare e Complesse in età pediatrica c/o la Clinica Dermatologica dell’Università di Bologna
Past President SIDerP (Società Italiana Dermatologia Pediatrica)
Le vacanze al mare sono un momento attesissimo per i bambini, ma occorre fare attenzione per evitare spiacevoli inconvenienti, soprattutto nei bambini molto piccoli, perché la loro pelle è molto delicata. Ecco alcune regole per proteggerli e passare un’estate in sicurezza.
Quali precauzioni usare prima di esporre i bambini al sole, piccini e più grandicelli?
Occorre innanzitutto valutare lo stato della pelle. Se il bambino ha una dermatite preesistente come la dermatite atopica occorre essere prudenti e trattare precedentemente le lesioni che potrebbero peggiorare o infettarsi durante il soggiorno al mare. Se il bambino è portatore di altre patologie è necessario chiedere allo specialista di riferimento come comportarsi.
Nel bambino sano si devono evitare i danni da esposizione solare e il colpo di calore.
Le indicazioni variano in base all’età e al colore della pelle o fototipo; è necessaria una maggiore prudenza se il bambino ha la pelle chiara e gli occhi chiari (fototipo I o II)
In generale si devono considerare l’esposizione solare e la temperatura esterna. Vanno rispettati gli orari di esposizione che deve avvenire al mattino e nel pomeriggio evitando le ore più calde tra le 10 e le 16. Questa fascia oraria potrebbe variare a seconda della sede geografica del soggiorno. Questo per evitare i danni da eccessiva esposizione solare come eritema e ustione solare e il colpo di calore. Nelle ore più calde il bambino va protetto e se lasciato in spiaggia deve stare all’ombra sotto l’ombrellone tuttavia si deve sapere che la sabbia riflette i raggi solari e anche all’ombra ci si può scottare. Se la temperatura è alta per la ridotta capacità di termoregolazione dei bambini, si devono bagnare spesso i capelli e mettere anche il cappellino.
Il bambino sotto l’anno di vita può fare il bagnetto nell’acqua di mare?
Per il bagno bisogna tenere presente che i piccoli, come detto sopra, hanno una ridotta capacità di termoregolazione e che l’acqua ha una temperatura inferiore a quella corporea. Pertanto sino ai 6 mesi il contatto con l’acqua deve essere prudente e si consiglia sia di bagnare porzioni limitate del corpo, esempio le sole estremità, sia di limitare il tempo di contatto. Quando possibile per il bagno dei lattanti si possono utilizzare piccole piscine da spiaggia con acqua preriscaldata al sole.
Quali accorgimenti usare dopo il bagnetto?
Subito dopo il contatto con l’acqua del mare si consiglia di fare un bagnetto con acqua dolce per togliere la salsedine che tende a seccare la pelle e le eventuali sostanze inquinanti presenti quando l’acqua del mare non è pulita. Inoltre si dovrebbe evitare il contatto della pelle bagnata con la sabbia per evitare fenomeni irritativi. Pertanto la pelle dopo il bagno deve essere accuratamente asciugata.
Che tipo di crema solare usare e quali sono le regole per l’uso corretto nei bambini piccoli e più grandi?
Mi preme sottolineare che il sole se preso correttamente fa bene e che molto importanti sono le regole di una corretta esposizione vale a dire orario e tempo di esposizione che devono essere rispettati anche quando viene applicata la crema solare. A differenza di quanto comunemente creduto i nevi melanociti non necessitano di protezione diversa di quella della pelle normale del bambino.
Nella scelta della crema solare si devono considerare fattore di protezione (30 o 50), il tipo di filtro (fisico o chimico) e formulazione del prodotto (crema, latte, emulsione, spray).
Nel bambino sano con pelle chiara, fototipo I e II, deve essere usata una crema con fattore di protezione alto 50+ che non permette di stare di più al sole ma di evitare le scottature solari. Nei bambini con pelle più scura o già abbronzati si può utilizzare una crema con fattore di protezione 30+. E’ importante proteggersi anche nei giorni con cielo coperto poiché le nuvole lasciano filtrare i raggi ultravioletti.
In base alle molecole che contengono i solari si suddividono in fisici e chimici. I primi sono meglio tollerati ma meno gradevoli perché sono meno facilmente spalmabili e lasciano uno strato bianco sulla pelle. Trovano indicazione nei bambini piccoli e in quelli affetti da patologia cutanea.
I solari con filtri chimici in genere sono ben tollerati, raramente però possono dare allergia. Le aziende forniscono una vasta gamma di prodotti, in genere nei bambini si consiglia la crema. Gli spray sono più facili da usare ma occorre essere attenti quando si applica per il rischio di inalazione.
Occorre ricordare che la crema solare dovrebbe essere applicata in quantità sufficiente che corrisponde a 2 mg/cm2 su tutta la pelle, 20 minuti prima dell’esposizione, per favorire l’assorbimento. Inoltre deve essere riapplicata ogni 2 ore e dopo ogni bagno.
Tutto ciò per evitare nell’infanzia le scottature solari intense che favoriscono l’insorgenza di tumori in età adulta. Non ci sono ancora prove di un effetto protettivo della protezione solare contro lo sviluppo di nevi melanocitici nei bambini.
Nei bambini va usata la crema doposole?
Si dopo una giornata al mare la crema idratante dovrebbe essere applicata per contrastare la secchezza della pelle indotta dai cristalli di sale e dagli agenti atmosferici come il vento.
Si può utilizzare un doposole specifico del commercio o una crema idratante e in genere si preferiscono quelle meno grasse.
Come gestire l’eritema solare?
In caso di eritema solare che corrisponde ad una ustione di primo grado si possono applicare o creme con sostanze lenitive o creme cortisoniche e si deve evitare l’esposizione al sole sino alla guarigione.
Come prevenire e curare eventuali dermatiti tipiche delle vacanze a mare?
Si possono dare alcuni consigli. Se sono presenti punture d’insetto evitare di utilizzare antistaminici topici che possono essere causa di fotodermatiti. Il trattamento deve essere fatto con creme cortisoniche e, se il prurito è intenso, con antistaminici per via orale. E’ importante ricordare che quando si applicano creme curative non ci si deve esporre al sole pertanto o si applicano solo alla sera o se necessario fare più applicazioni si deve evitare di stare al sole.
Anche i repellenti possono contenere sostanze fotosensibilizzanti per cui se ci si espone al sole dopo l’applicazione possono causare infiammazione della cute.
Evitare di immergersi se sono presenti meduse. In caso di contatto lavare la cute interessata con acqua salata tiepida e trattare la dermatite da medusa con steroidi topici e antistaminici orali sino a risoluzione. Se la dermatite è estesa o si associano sintomi generali è necessario richiedere l’intervento di un medico.
Il prurito, frequente nei bambini atopici, andrebbe controllato perché il grattamento può provocare erosioni che favoriscono l’entrata nella cute di germi causa di infezioni superficiali frequenti nel periodo estivo come l’impetigine contagiosa.