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L’alimentazione nel bambino con diabete tipo 1: vero e falso
Le risposte alle domande più frequenti dei genitori
Prof.ssa Chiara Mameli, Professore Associato di Pediatria, Consigliere Junior SIP, Clinica Pediatrica, Ospedale Bambini V.Buzzi, Università Studi Milano
Prof. Gian Vincenzo Zuccotti, Professore Ordinario di Pediatria, Clinica Pediatrica, Ospedale dei Bambini V.Buzzi, Università degli Studi di Milano
Prof. Francesco Chiarelli, Professore Ordinario di Pediatria, Consigliere Nazionale SIP, Dipartimento di Pediatria, Università di Chieti
Dott. Riccardo Schiaffini, Dirigente Medico, Responsabile GDS SIEDP- Diabete, UOC Diabetologia Pediatrica, Ospedale Bambino Gesù, Roma
Prof. Claudio Maffeis, Professore Ordinario di Pediatria, Presidente SIEDP, Dipartimento di Pediatria, Università di Verona
Spesso si pensa che un bambino con diabete tipo 1 debba seguire diete molto restrittive dopo la diagnosi di malattia, privandosi di moltissimi alimenti, soprattutto quelli contenenti zucchero. Non c’è niente di più sbagliato perché i ragazzi affetti da questa malattia, che improvvisamente arriva a distruggere le cellule del pancreas che producono insulina, hanno bisogno di alimentarsi come dovremmo fare tutti noi e cioè in modo sano, moderato e variato.
Gli obiettivi delle indicazioni nutrizionali per bambini e adolescenti con diabete tipo 1 differiscono dagli obiettivi validi per bambini e adolescenti di pari età non affetti da diabete.
FALSO
Le raccomandazioni nutrizionali per i bambini e adolescenti con diabete tipo 1 si basano su evidenze e raccomandazioni di sana alimentazione che sono valide per tutte le persone in età evolutiva. Le indicazioni nutrizionali debbono poi essere adattate alle tradizioni culturali ed etniche del nucleo familiare a cui ci si rivolge ed allo schema di trattamento insulinico personalizzato. Le indicazioni nutrizionali per i bambini ed adolescenti con diabete tipo 1 e le loro famiglie hanno i seguenti obiettivi:
incoraggiare comportamenti alimentari sani ed appropriati
favorire una crescita armonica
raggiungere e mantenere una corretta composizione corporea ed un indice di massa corporea nella norma
favorire un intake energetico appropriato per l’età ed una composizione dei pasti equilibrata tra i diversi nutrienti
evitare diete restrittive
favorire una regolare attività fisica
distribuire l’apporto calorico in tre pasti principali associati a 2 snack (mattino e pomeriggio)
adeguare la terapia insulinica in modo da raggiungere gli obiettivi glicemici preposti
Per adeguare correttamente le dosi di insulina ai pasti può essere utile il counting dei carboidrati purché si mantengano le regole di una corretta e bilanciata alimentazione.
VERO
I bambini e gli adolescenti con diabete di tipo 1 in trattamento intensivo con le penne di insulina (terapia multi-iniettiva basal-bolus – 4 o più somministrazioni giornaliere) o con pompe (microinfusore) si giovano di un approccio nutrizionale che contempli, oltre alle indicazioni di corretta e bilanciata alimentazione, anche il ricorso alla tecnica del conteggio dei carboidrati. Questa tecnica permette di poter contare il numero di carboidrati contenuti in un pasto e di somministrare la dose di insulina necessaria per poter metabolizzare i carboidrati assunti. Il diabetologo periodicamente fornirà le indicazioni per ottimizzare tale conteggio sulla base dell’età del bambino, la durata di malattia e dello sport praticato. Questo approccio, se ben utilizzato, porta ad un miglior controllo delle glicemie ma anche ad una maggiore flessibilità della vita dei ragazzi.
L’assunzione di alcool aumenta il rischio di ipoglicemie.
VERO
L’assunzione di alcool é stata associata ad un aumentato rischio di riduzione dei valori glicemici in coloro che sono affetti da diabete tipo 1. Infatti l’etanolo riduce il glucosio nel sangue, riduce la capacità dell’organismo di reagire all’ipoglicemia e, se assunto in dosi moderate-alte, riduce anche le funzioni cognitive. L’assunzione di alcool in serata o prima di andare a dormire (bed-time) potrebbe indurre riduzione dei valori glicemici durante il sonno, con conseguenze anche pericolose. Le raccomandazioni delle società scientifiche consigliano di astenersi dall’abuso di alcool. Nel caso questo venga consumato, ne viene raccomandato l’uso solo duranti i pasti.
Bibliografia essenziale
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