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Sport, più semplice la ripresa delle attività per i bambini che hanno avuto il Covid
Per i non professionisti basterà un ECG da sforzo se sono stati asintomatici o paucisintomatici
Attilio Turchetta
Referente SIP per le attività sportive
Lo scorso 18 gennaio il ministero della Salute ha pubblicato l’aggiornamento del protocollo del 13 gennaio 2021 sulla riammissione allo sport degli atleti non professionisti, quindi anche tutti gli atleti in età pediatrica, che sono stati positivi al Covid-19. Il nuovo testo snellisce le indagini strumentali e diagnostiche previste dal vecchio testo.
Grazie ai lavori scientifici pubblicati si è potuto dimostrare che per le ragazze ed i ragazzi che sono stati positivi al Covid-19, pauci o asintomatici, quindi la stragrande maggioranza, l’applicazione del protocollo del 13 gennaio non ha evidenziato eventi o sequele cardiorespiratorie di rilievo. Ciò ha permesso di mettere in campo un protocollo molto più snello per questa categoria di persone. In pratica con la sola esecuzione di un ECG da sforzo, anche sotto forma del semplice step test monitorizzato, si può essere riammessi all’attività sportiva ottenendo il desiderato certificato cosiddetto ‘Return to Play’.
Nulla cambia invece per la quota, per fortuna residuale, di persone che hanno avuto la malattia in forma clinicamente significativa o che hanno avuto necessità di ricovero ospedaliero: per la riammissione allo sport in sicurezza il protocollo prevede indagini di livello superiore.
Per quanto riguarda gli atleti professionisti, invece, resta vigente il protocollo 20/5/2020, dunque per questo gruppo di élite è ancora in atto una complessa e costosa serie di indagini cliniche, strumentali ed ematochimiche per riprendere l’attività dopo l’eventuale infezione.