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Le Controversie al Congresso SIP. Quando la pubertà è precoce
Tra le novità del 77 ° Congresso Italiano di Pediatria vi sono le Controversie: due approcci diversi, due opinioni a confronto su uno stesso tema con un unico conduttore.
Le controversie saranno sei in tutto suddivise in due giornate congressuali (20 e 21 maggio) sui seguenti temi: “Trauma cranico: imaging si o no, quando?”, “Glutine: non sempre celiachia”, “Quando la pubertà è precoce”, “Bilanci di salute”, “Pre-pro-post-biotici” , “Allergia alle proteine del latte vaccino o reflusso gastroesofageo: dieta o farmaci?”.
Di seguito un focus sulla Controversia ‘Quando la pubertà è precoce’ a cura di Chiara Mameli e Tommaso Aversa, Consiglieri Junior SIP
La pubertà è quel periodo dell’età evolutiva in cui i bambini vanno incontro a numerosi cambiamenti fisici e psicologici che sfociano nella maturità sessuale. Si parla di pubertà precoce quando compaiono i primi segni di sviluppo prima degli 8 anni nella femmina e prima dei 9 anni nel maschio. La pubertà precoce centrale, legata all’attivazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi, è nettamente più frequente nel sesso femminile rispetto a quello maschile con un rapporto variabile tra 10:1 e 20:1. Dal punto di vista clinico solitamente si manifesta nella bambina con la comparsa del bottone mammario (telarca) e nel bambino con l’aumento del volume testicolare (maggiore o uguale a 4 ml). Possono essere associati altri segni quali la comparsa di peluria pubica (pubarca) e/o ascellare (ircarca), la maturazione dell’aspetto dei genitali esterni, l’acne, la seborrea della cute e del cuoio capelluto e la sudorazione acre. L’accelerazione della velocità di crescita è uno dei parametri auxologici da considerare quando si valuta una bambina con sospetta pubertà precoce dal momento che si verifica nelle prime fasi dell’avvio puberale. Nel maschio invece lo spurt puberale si verifica più tardivamente.
Da quando è iniziata la pandemia da COVID-19, ed in particolare subito dopo la fine del primo lockdown, è stato osservato un aumento delle diagnosi di pubertà precoce nel sesso femminile. Le motivazioni alla base di questo fenomeno non sono conosciute. Tuttavia sono stati ipotizzati diversi fattori, tra cui:
Fattori nutrizionali: i rilevanti cambiamenti nella vita quotidiana dalla chiusura delle scuole al divieto di praticare attività sportiva organizzata hanno determinato una costrizione dei nuclei familiari a rimanere in casa, con conseguente maggiore opportunità di consumare snack, bevande gasate ed alimenti non nutrizionalmente equilibrati.
Sedentarietà e tempo passato con i dispositivi elettronici: oltre alle necessità di didattica a distanza i bambini hanno aumentato il numero di ore trascorse davanti a schermi elettronici, anche al bed-time con possibili ripercussioni sulla qualità del sonno.
La combinazione dei diversi fattori ha determinato un aumento esponenziale di bambini con eccesso ponderale e, come probabile conseguenza diretta, una precoce attivazioni degli assi ormonali che regolano l’inizio dello sviluppo puberale. Tutte queste ipotesi hanno necessità di essere confermate da studi scientifici.
Ad oggi, nonostante i notevoli progressi in ambito diagnostico e terapeutico, ci sono numerosi aspetti che sono oggetto di dibattito e che affronteremo nella sessione dedicata del Congresso SIP. Tra essi ricordiamo: quando e a chi è indicata l’esecuzione di una risonanza magnetica della regione ipotalamo ipofisaria per escludere delle lesioni organiche? Qual è il timing ottimale temporale di intervento farmacologico nelle pubertà precoci centrali? Quali sono i reali vantaggi della terapia di blocco puberale nelle diverse età? Inoltre, un aspetto che merita un’ ampia discussione riguarda la finestra temporale in cui sono previsti i bilanci di salute da parte dei pediatri delle cure primarie. Tale timing dei bilanci è appropriato per la valutazione dello sviluppo puberale dei bambini?