Ucraina, Esposito: “Piccoli profughi sereni ma con alterazioni importanti dello stato nutrizionale”
L’intervista a Radio Rai 1
“Il nostro obiettivo è stato quello di stendere un vademecum inclusivo che permettesse ai profughi minori di avere gli stessi diritti dei cittadini italiani sull’accesso alle prestazioni sanitarie e tra queste, per esempio, la scelta del pediatra di famiglia o del medico di medicina generale”. Susanna Esposito, coordinatrice del Tavolo Tecnico Malattie infettive della Società Italiana di Pediatria (SIP) e ordinario di Pediatria presso l’Università di Parma, ospite di Radio Rai 1, parte da qui per spiegare i contenuti del vademecum per l’accoglienza dei minori in fuga dall’Ucraina realizzato dalla SIP. Il Documento è rivolto alle strutture, alle organizzazioni e a tutti coloro che sono coinvolti nell’accoglienza di questi bambini con l’intento di offrire loro la migliore assistenza sanitaria possibile attraverso un approccio omogeneo e basato sulle evidenze scientifiche
Ma in che condizioni arrivano i piccoli profughi? “Nei bambini che abbiamo visto fino a questo momento abbiamo osservato alterazioni importanti dello stato nutrizionale sia come ritardo di crescita ponderale, cioè del peso, che come rachitismo o ritardo di crescita staturale- spiega Esposito- abbiamo osservato pochissimi casi di tubercolosi. Mentre dallo screening per Covid, che deve essere eseguito entro 48 ore dall’arrivo, sono venuti fuori alcuni casi positivi”.
In Ucraina la percentuale di vaccinazione anti-Covid si attesta intorno al 34% “e ancora più bassa è nella popolazione pediatrica, ci troviamo di fronte a genitori contrari alla vaccinazione”.
Dal punto di vista dei vaccini di rountine, Esposito sottolinea che “abbiamo osservato che le vaccinazioni nei primi due anni di vita sono state generalmente eseguite mentre sembrano essere assenti i richiami intorno ai 5 anni”
La cosa positiva è che “i bambini si fanno visitare tranquillamente e sembrano sereni nonostante quello che hanno vissuto”, evidenzia Esposito.