Bonetti: “Necessario riservare attenzione alle nuove generazioni”

L'intervento della ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia al 77° Congresso Italiano di Pediatria

In questi due anni “abbiamo maturato una coscienza collettiva di quanto la salute sia una sfida strategica non solo nell’azione riparativa, rispetto a delle ferite complessive della pandemia, ma anche come asse di prevenzione e promozione della piena valorizzazione della dignità della persona”. Lo ha detto la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, intervenendo al 77° Congresso Italiano di Pediatria della Società Italiana di Pediatria.

Un concetto che per Bonetti è fondamentale “soprattutto per i più piccoli, perché- ha detto- all’interno della visione strategica di nuovo investimento, anche nell’ambito della salute dobbiamo riservare un’attenzione puntuale, e conseguentemente risorse, nella previsione di azioni strategiche che riguardino le nuove generazioni. Tutto questo con un approccio che inevitabilmente deve acquisire una visione di prevenzione e promozione di un percorso e di una pratica alla cura e al mantenimento della salute che poi porterà risultati nella dimensione successiva”.

C’è poi “un tema educativo fondamentale che va costruito- ha evidenziato la ministra- un tema formativo di costruzione di relazione positive tra le generazioni, quindi anche una formazione nell’ambito genitoriale. E ovviamente una risposta puntuale a quelle patologie e a quei disagi che purtroppo colpiscono ancora troppi bambini e che meritano di avere un approccio di cura che ne rispetti pienamente la dignità, che è quella proprio della loro infanzia garantendo, nel contesto della cura, tutti i diritti di cui i bambini sono portatori”.

Un tema in cui rientra anche la parte relativa all’espressione di una propria identità. “Abbiamo visto- ha continuato Bonetti- quanto può essere dannoso per i giovani essere lasciati da parte come soggetti passivi che subiscono le decisioni altrui, e di quanto invece abbiamo bisogno oggi di riconoscerne una piena valorizzazione partecipativa nel contesto sociale. Questo vuol dire anche programmare spazi, luoghi e tempi del nostro vissuto mettendo al centro loro”.

“Nel Piano nazionale per l’infanzia e l’adolescenza abbiamo insistito sull’elemento educazione, salute, pieno coinvolgimento delle scuole- ha detto ancora la ministra- il tema certamente di un supporto psicologico che deve essere integrato nella dimensione complessiva”.

Accanto a questo Bonetti ha ricordato come nel Family Act ci sia “una specifica indicazione che riguarda anche tutti quei processi e percorsi che le famiglie devono sostenere nel caso di figli con patologie puntuali. Nella struttura del decreto attuativo- ha detto- credo sia importante il dialogo con chi è sul campo come soggetto protagonista come la SIP”.

“Questo Congresso- ha concluso Bonetti- si colloca in un momento nel quale dobbiamo saper riconoscere la centralità dello sguardo all’infanzia, anche nella costruzione dei processi della salute. Il coinvolgimento fattivo dei ragazzi è particolarmente importante e urgente”.