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Telemedicina in pneumologia pediatrica
L’applicazione delle tecnologie digitali in ambito pneumologico sta aumentando esponenzialmente in risposta alle esigenze dettate dalla pandemia
Francesca Riccaboni, Medico in formazione Specialistica in Pediatria, Università degli Studi di Milano
con la supervisione del Dr. Michele Ghezzi, Pediatra presso Ospedale dei Bambini ‘V. Buzzi’ di Milano e attuale referente del forum Junior Members SIMRI
Per telemedicina, una delle principali branche dell’e-health, si intende “una modalità di erogazione di servizi di assistenza sanitaria, tramite il ricorso a tecnologie innovative, in particolare alle Information and Communication Technologies (ICT), in situazioni in cui il professionista della salute e il paziente (o due professionisti) non si trovano nella stessa località”. La telemedicina comporta la trasmissione sicura di informazioni e dati di carattere medico nella forma di testi, suoni, immagini o altre forme necessarie per la prevenzione, la diagnosi, il trattamento e il successivo controllo dei pazienti.
Il suo utilizzo porta con sé numerosi vantaggi determinando la riduzione della necessità di accessi per controlli periodici in ospedale e rendendo le cure sanitarie più accessibili per tutti.
Sebbene questa modalità non sostituisca ma integri le prestazioni sanitarie tradizionali, la pandemia da Covid-19 ha reso ancora più evidente la necessità di aggiornare le tecniche classiche con l’impiego di nuove tecnologie in medicina.
Impatto dell’e-Health nella promozione dell’aderenza alla terapia
La telemedicina non è una semplice videochiamata ma attualmente è possibile usufruire di numerosi dispositivi tecnologici che permettono di costruire percorsi digitali differenti per specifiche patologie, anche in ambito pneumologico. Il management dell’asma bronchiale, una delle più comuni patologie croniche che interessa circa il 10% dei bambini in tutto il mondo, si basa soprattutto sul controllo della patologia e sulla riduzione del rischio di esacerbazioni e di morte in adulti e bambini, complicanze correlate soprattutto all’inadeguata compliance terapeutica. Esistono diverse modalità di e-health che hanno la finalità di promuovere e migliorare l’aderenza al trattamento. Vi sono ad esempio strumenti e applicazioni per smartphone in grado di inviare un richiamo al paziente affinché non dimentichi di assumere la terapia, sistemi in grado di monitorare a distanza il numero di puff di broncodilatatore e la quantità di farmaco inalata, applicazioni in grado di registrare dati derivati da spirometri portatili e strumenti in grado di rilevare, tramite biosensori, gli inquinanti indoor presenti nell’aria o specifici biomarkers esalati dal paziente. Vi sono poi piattaforme digitali che riuniscono tutte queste funzioni e che hanno un impatto sulle cure sia dal punto di vista clinico che economico.
Si è visto però che l’aderenza alla terapia si riduce sempre nel tempo nonostante l’utilizzo delle nuove tecnologie. Per migliorarla è fondamentale l’educazione del paziente e del caregiver. A tal fine sono stati ideati i “serious games” videogames che permettono al bambino di apprendere giocando. Secondo una recente review di Drummond et al. questa modalità ha determinato un miglioramento delle conoscenze dei bambini sulla patologia asmatica ma non ha determinato nessun cambiamento significativo nella gestione del trattamento o alcun miglioramento clinico.
Durante le visite in telemedicina possono essere inoltre utilizzati dispositivi per la valutazione clinica del paziente a distanza come ad esempio il Tytocare, uno strumento in grado di registrare suoni e memorizzare immagini, fungendo da stetoscopio, otoscopio e termometro virtuale.
L’intelligenza artificiale come approccio diagnostico emergente
I dati raccolti tramite le modalità sopracitate devono essere analizzati attraverso l’applicazione di sistemi di intelligenza artificiale (IA), che hanno la possibilità di gestire enormi quantità di dati (Big data) e di eseguire operazioni di predizione tramite sistemi di machine learning (ML). Questi sistemi imparano e interpretano nuovi dati confrontandoli con quelli utilizzati durante il training. Un esempio di applicazione dell’IA in pneumologia è rappresentato dall’ideazione di uno stetoscopio elettronico che grazie all’applicazione di un algoritmo si è dimostrato superiore al medico nel riconoscimento dei suoni respiratori patologici in pazienti pediatrici. Un altro algoritmo è stato recentemente applicato per sviluppare uno strumento in grado di riconoscere il respiro sibilante a partire dai suoni respiratori registrati tramite uno smartphone posizionato vicino alla bocca, mostrando buona sensibilità e specificità, nonché una discreta concordanza con l’auscultazione del medico. Infine, sono stati implementati e integrati algoritmi di IA per la lettura automatizzata dei test di funzionalità polmonare, riproducendo le capacità del medico e addirittura permettendo di porre diagnosi con un’accuratezza superiore a quella dei singoli pneumologi. Questi risultati sono promettenti, ma richiedono un’ulteriore validazione nei bambini.
Conclusioni
L’applicazione delle tecnologie digitali in ambito pneumologico sta aumentando esponenzialmente in risposta alle esigenze dettate dalla pandemia. L’emergenza Covid-19 ha costretto infatti i clinici ad interfacciarsi, attraverso l’utilizzo della telemedicina, con il tema della salute digitale e dell’intelligenza artificiale, rivoluzionando i percorsi clinici di molte patologie. Sono necessari però studi clinici che validino queste nuove modalità operative e dimostrino la loro utilità e il positivo rapporto rischio-beneficio, come avviene per tutti i farmaci e dispositivi medici propriamente detti. Le Società Scientifiche dovrebbero valutare, approvare e sviluppare App mediche della massima qualità, che permettano agli utenti di identificare le soluzioni di e-health più valide e affidabili, garantendo inoltre il rispetto della privacy. Per garantire efficacia e sicurezza è inoltre di fondamentale importanza la formazione standardizzata del personale sanitario per poter utilizzare in modo efficace la telemedicina, tenendo conto della velocità con la quale le tecnologie vengono prodotte e modificate.
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