Prima Scuola Superiore di Pediatria, Napoli 20- 25 marzo 2023 – Intervista a C. Pecoraro

Prima Scuola Superiore di Pediatria, Napoli 20- 25 marzo
"Nefrologia, un corso utile per tutte le anime della Pediatria"
Intervista a Carmine Pecoraro

Si terrà a Napoli dal 20 al 25 marzo la Prima Scuola Superiore di Pediatria, evento di apertura del Progetto Formativo-Scuola Superiore di Pediatria SIP 2023, nato con l’obiettivo di offrire ai pediatri SIP una formazione di alto valore scientifico. Cure Primarie, Nefrologia e Genetica sono i tre moduli in cui sarà articolata la Scuola. Sei giorni, in presenza, durante i quali, tra workshop, lezioni frontali e casi clinici interattivi, i partecipanti approfondiranno temi di grande attualità.


In questa intervista approfondiamo con Carmine Pecoraro, Consigliere Nazionale SIP, il secondo modulo della Scuola, quello dedicato alla Nefrologia

Perché un modulo su questo tema all’interno della Prima Scuola Superiore?
La Nefrologia Pediatrica è la specialità medica che si occupa dello studio, della prevenzione e della cura delle malattie del rene e delle vie urinarie del bambino: il rene è uno degli organi vitali, oltre alla funzione depuratoria, ha un ruolo pivot nella regolazione dei più importanti e critici sistemi omeostatici dell’organismo: l’equilibrio idroelettrolitico e acido-base, la pressione arteriosa, il metabolismo calcio-fosforo, la produzione di eritropoietina. Le vie urinarie, corredo anatomico indispensabile per la funzione escretoria sono, poi, le strutture sede, in assoluto più frequente, di malformazioni rilevate in epoca prenatale e causa delle infezioni delle vie urinarie, seconde, per frequenza in età pediatrica, solo a quelle delle vie respiratorie.

A quali esigenze formative risponde il modulo?
Il corso risponde alle esigenze di tutte le anime della Pediatria: ai pediatri delle cure primarie, principalmente, sono indirizzati temi come l’inquadramento del bambino che, all’esame di urine fatto per controllo, magari per motivi sportivi, presenta tracce di sangue e/o di proteine, l’obbiettivo è quello di fornirgli i criteri per selezionare i casi, fortunatamente meno frequenti, da inviare allo specialista perché a rischio di nefropatia severa. Imprescindibile a tale scopo è la corretta esecuzione o, quanto meno, la corretta interpretazione dell’esame urine: un evergreen, oggi svalutato ed affidato alle macchine, in grado di fornire informazioni fondamentali per la diagnostica non solo delle malattie renali. Il buon nefrologo non può rinunciare alla osservazione diretta del sedimento urinario al microscopio. La lettura del sedimento urinario fornisce molte più informazioni di decine di determinazioni ematochimiche a volte inutili. Ai pediatri che operano nei setting ospedalieri sono, prevalentemente, destinati argomenti come la gestione delle alterazioni dell’equilibrio Acido-Base e idro-elettrolitico, complicanze molto frequenti sia nei reparti di pediatria generalista e quasi inevitabili nei setting assistenziali ad alta complessità come le terapie intensive.
Ai pediatri con vocazione nefrologica sono, poi, dedicati gli approfondimenti sulla Sindrome Nefrosica e le Glomerulonefriti ipocomplementemiche, il cui management negli ultimi anni è stato influenzato dallo straordinario sviluppo di nuove conoscenze. Trasversali a tutti i setting assistenziali sono i temi dedicati alle Infezione delle vie urinarie, che, nel bambino, dopo quelle respiratorie, sono le più frequenti; ne verrà illustrata la terapia delle forme acute e il razionale e la tipologia della diagnostica strumentale. Infine, si farà il punto su tre degli argomenti più gettonati dai genitori e dai pediatri dei bambini nefropatici: le vaccinazioni perché molti bambini nefropatici, tra cui i trapiantati di rene, praticano terapia immunosoppressiva; la tossicità da farmaci, per il ruolo primario che ha il rene nella loro eliminazione e, infine, i dubbi e le ansie sulla corretta aderenza alle diete prescritte.

Perché è importante partecipare?   
E’ importante che partecipino non solo i giovani specializzandi, ma anche i pediatri già esperti, sia quelli del Territorio, sia quelli che battono le corsie dei reparti generalisti e delle terapie intensive neonatali e pediatriche. Per i primi la corretta interpretazione ed esecuzione dell’esame urine e della urinocoltura eviterà il ricorso ad inutili consulenze specialistiche. Inoltre, la conoscenza delle controindicazioni vere e false delle vaccinazioni e dell’uso dei farmaci nel bambino nefropatico e dei principi che regolano la alimentazione del bambino con malattia renale cronica, conferirà loro una maggiore confidence nell’ approccio ambulatoriale di questi bambini un po’ più complessi. Per i secondi alle prese con la interpretazione degli squilibri idro-elettrolitici ed acido base, la corretta interpretazione della loro fisiopatologia, certamente complessa e, per questo motivo, spesso elusa nel corso della formazione universitaria, la sua conoscenza è fondamentale per la corretta interpretazione e soprattutto per il corretto trattamento ed evitare così gli errori della terapia basata sul principio del mantra “correzione” (es. Sodiemia bassa= supplementazione, Sodiemia alta= sottrazione) fonte di errori madornali..

Quali sfide per il pediatra nel futuro nell’ambito della nefrologia pediatrica?
Nell’ambito della Nefrologia Pediatrica la sfida che il pediatra del futuro dovrà raccogliere e vincere con la collaborazione delle istituzioni politiche, sociali e accademiche e la interazione con i diversi livelli della assistenza pediatrica è il riconoscimento della specificità pediatrica che si deve esercitare non soltanto a livello delle cure primarie ma anche e soprattutto nelle ultra-specialità di organo sia nel setting della emergenza urgenza che in quello della prevenzione e della cura-care del bambino con malattia cronica e/o rara. La specificità della Nefrologia, è utile ricordare, è ulteriormente espressa negli altri due settori in cui si articola: la dialisi e il trapianto di Rene. Come verrà chiaramente dimostrato nelle lezioni del modulo di Nefrologia, ancorché le tematiche possano condividere dei titoli comuni alle nefropatie degli adulti, l’approccio diagnostico e terapeutico è profondamente diverso perché, parafrasando l’antico adagio, il bambino nefropatico non è un adulto nefropatico soltanto più piccolo.

COME PARTECIPARE

La domanda va presentata entro le 23.59 del 19 febbraio attraverso posta elettronica indirizzata a: progettoformativosip@sip.it

La SIP ha bandito 40 Borse di Studio a favore dei partecipanti ai quali sarà offerto il pernottamento e il vitto e un rimborso delle spese di viaggio fino ad un massimo di 200 euro. L’unico costo a carico del partecipante è una quota simbolica di iscrizione di 100 euro, inserita come ulteriore motivazione a garanzia della presenza