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L’ambulatorio virtuale: visitare un paziente con pochi click
Articolo tratto da Pediatria Magazine numero 3 (2023)
L’interesse per la telemedicina, di cui si parlava già da tempo, è aumentato, per motivi facilmente comprensibili, durante la pandemia da SARS-CoV-2. Tanto da far emanare da parte del Ministero della Salute (29 aprile 2022) un decreto con le linee guida organizzative per un «Modello digitale per l’attuazione dell’assistenza domiciliare», in coerenza con il principio di «casa come primo luogo di cura» stabilito dalla missione 6 del PNRR.
L’esperienza pilota che raccontiamo in questo articolo si è svolta, ed è tuttora in corso, presso la Pediatria della Fondazione Policlinico A. Gemelli IRCCS e si è focalizzata soprattutto sulla gestione domiciliare di piccoli pazienti affetti perlopiù da problematiche respiratorie meritevoli di un controllo continuativo anche dopo la dimissione dal reparto di degenza o dall’area di emergenza: grazie al dispositivo medico certificato di telemedicina avanzata è stato possibile “accompagnare” la convalescenza di bambini affetti da bronchiolite o asma, auscultandoli quotidianamente, seppure da remoto, assicurando loro un costante controllo delle condizioni cliniche.
Il criterio di inclusione è stata l’idoneità della famiglia a poter fruire dei servizi in telemedicina, ovvero alla possibilità per la famiglia di accedere a sistemi e infrastrutture tecnologiche che soddisfino almeno i requisiti minimi tecnici per una corretta e sicura fruizione della prestazione. Le visite in telemedicina, o meglio nell’ambulatorio virtuale, sono state programmate con i genitori dei pazienti, nel momento delle dimissioni, quando veniva consegnato il dispositivo. Giunti presso la propria abitazione, i genitori sono stati istruiti sull’utilizzo del dispositivo da un operatore tramite un training di semplice comprensione e di breve durata per collegarlo al loro computer. Tutti i medici coinvolti nel progetto hanno seguito un training specializzato in Digital Health. Il dispositivo permette di effettuare la visita in tempo reale, ma anche di registrarla per essere poi visualizzata dal medico in un secondo momento in una piattaforma GDPR compliant (General Data Protection Regulation), che permette di archiviare i dati del paziente per utilizzarli nelle visite successive.
Per rendere la relazione medico-paziente ancora più diretta e per creare una più solida e sicura continuità assistenziale, è stato creato un indirizzo e-mail a disposizione dei genitori per richiedere un ulteriore appuntamento in base alle condizioni del bambino, lo spostamento di un appuntamento precedentemente fissato o eventualmente per concordare quando restituire il dispositivo.
La comunicazione con i genitori è sempre stata produttiva, efficace e individualizzata a seconda della gravità del singolo caso. Per rilevare e quantificare il grado di soddisfazione dei genitori e migliorare di giorno in giorno l’ambulatorio, ai genitori è stato somministrato un questionario sulla Quality of Life. Tutte le risposte sono state estremamente positive: per i genitori l’ambulatorio di telemedicina ha permesso di evitare spostamenti inutili, di non perdere giorni di lavoro, di sentirsi maggiormente rassicurati sulle condizioni cliniche dei loro figli e di evitare stress superflui per il bambino; hanno reputato le visite a distanza efficaci quasi quanto quelle in presenza o, in alcuni casi, addirittura più valide perché il bambino, non spaventato dall’ambiente ospedaliero, è stato più collaborativo.
Complessivamente la durata minima di degenza presso il nostro Reparto di Pediatria è stata ridotta; i pazienti che hanno necessitato di assistenza respiratoria sono stati dimessi dopo qualche ora dalla sospensione di questa e ricontrollati a 24 ore di distanza mediante il dispositivo domiciliare. Il dispositivo ci ha permesso, inoltre, di poter usufruire anche di consulti a distanza con specialisti di altre strutture ospedaliere: ad esempio, nel caso di un paziente con ustioni multiple corporee, abbiamo dapprima registrato un’ispezione cutanea delle lesioni in alta definizione per poi sottoporla al chirurgo plastico che ha potuto così constatare le condizioni cliniche del paziente senza necessità di essere fisicamente al letto del malato. Sono diversi i punti sicuramente da migliorare nel progetto, ad esempio la modalità della restituzione del dispositivo, tuttavia l’esperienza, nel suo complesso, può essere giudicata positiva: molti genitori hanno richiesto la creazione di un ambulatorio virtuale permanente che permetta loro di essere in contatto con il pediatra in maniera continuativa e di avere accesso, in caso di necessità, al dispositivo, per visite più accurate, con auscultazione del torace o otoscopia, anche da remoto e senza gravosi spostamenti del piccolo paziente
Team dell’ambulatorio virtuale: Dott.ssa Ilaria Lazzareschi, Dott. David Korn, Dott.ssa Giulia Bersani, Dott.ssa Chiara Condemi, Dott.ssa Arianna Turriziani Colonna, Dott.ssa Giulia Giugno, Dott.ssa Rosanna Mastricci, Dott.ssa Michela Caprarelli, Dott.ssa Anya Caroselli, Dott.ssa Deborah Nucera, Vincenzo Vescera.
Referenze:
– https://www.salute. gov.it/imgs/C_17_ pubblicazioni_2129_ allegato.pdf
– Voran D. Telemedicine and beyond. Mo Med 2015;112:129-35. ^ Purohit A, Smith J, Hibble A. Does telemedicine reduce the carbon footprint of healthcare? A systematic review. Future Healthc J 2021;8:e85-e91.