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Perché si usano le aggiunte di formule lattee?
Articolo di Riccardo Davanzo, Istituto materno-infantile “Burlo Garofolo”, Trieste
A cura del Tavolo Tecnico Allattamento SIP
Premessa
La problematica delle aggiunte di formula lattea nei primi giorni di vita è stata e continua ad essere oggetto di un acceso dibattito proprio perché si tratta di un problema irrisolto della pratica pediatrica. Se da un lato le mamme facilmente si convincono di non avere latte a sufficienza, i pediatri dal canto loro temono gli effetti dell’ipogalattia ed in particolare la disidratazione, l’ipernatriemia, l’accentuazione dell’iperbilirubinemia.
La decisione di dare un’aggiunta però non ha sempre una motivazione solida e non risulta quindi giustificata alla luce dell’effetto negativo sul successo dell’allattamento al seno (1), dell’alterazione del microbiota intestinale (2) e dell’aumentato rischio di sviluppare l’allergia alle proteine del latte vaccino (3).
Risultati
Un recente studio condotto da Andresen e colleghi in 2 ospedali svedesi su una popolazione di 507 neonati ha documentato come il 17 % aveva ricevuto nei primi giorni di vita un’aggiunta di formula lattea (4). Solo il 34 % dei bambini supplementati con formula (30/87) però aveva alla base motivazioni mediche, fra cui erano prevalenti l’ipoglicemia nel 43 % (13/30) e in un altro 43 % (13/30) una perdita di peso giudicata eccessiva. Il ricorso alle supplementazioni senza indicazione medica (57/87; 66 %) risultava motivato dalla scelta dei genitori nel 56 % (32/57) e dall’insoddisfazione mostrata dal bambino nel 19 % dei casi (11/57).
Commento
Un 17 % di neonati supplementati con formula rappresenta una percentuale a dire il vero bassa, compatibile con politiche di promozione dell’allattamento e con lo status di ospedale amico del bambino, che come è noto, per essere certificato tale, richiede un tasso di esclusività al seno di almeno l’80 %.
In Italia invece il ricorso alle supplementazioni di formula lattea è ben più diffuso come evidenziato da una survey condotta nel 2014 dal Tavolo Tecnico dell’Allattamento (TAS) del Ministero della Salute, secondo la quale i tassi di allattamento al seno esclusivo in dimissione dai Punti Nascita presentava un’ampia variabilità interregionale (65,4-82,6%) ed inter-aziendale (20-97%)(5).
Certamente decidere di supplementare con formula lattea un neonato dipende da molti fattori.
- Un primo fattore è la misura in cui l’organizzazione ospedaliera promuove l’allattamento mediante implementazione di pratiche perinatali appropriate e di protocolli basati sulle evidenze scientifiche. A tale proposito particolarmente significativo è l’avvio nel 2023 del Progetto PAA (Policy Aziendale sull’Allattamento) sostenuto dalle Società scientifiche d’area perinatale e pediatrica (fra cui SIN e SIP) e dalle Federazioni professionali.
- Un secondo fattore è l’effettiva competenza degli operatori a sostenere nei primi giorni dopo il parto la mamma con i suoi dubbi e le sue difficoltà (6).
- Un terzo fondamentale fattore è infine la scelta della donna, che dipende a sua volta da caratteristiche personali (istruzione, esperienza pregressa di allattamento), socio-economiche (lavoro materno) e familiari (ruolo del partner).
Conclusioni
La lettura di questo studio ci invita a fare mente locale sulle ragioni per cui si ricorre alle supplementazioni di formula lattea.
Dobbiamo elaborare protocolli che precisino quando dare l’aggiunta, ma soprattutto dobbiamo fare in modo di evitare che queste condizioni (calo di peso eccessivo, ipoglicemia, ritardo della montata lattea) si manifestino (7).
Evitiamo l’irrealistica aspettativa di azzerare il bisogno di ricorrere alle formule lattee, ma interveniamo per ridurlo, nel rispetto della sicurezza del bambino e del benessere della mamma.
Bibliografia
- Chantry CJ, Dewey KG, Peerson JM, Wagner EA, Nommsen-Rivers LA. In-hospital formula use increases early breastfeeding cessation among first-time mothers intending to exclusively breastfeed. J Pediatr. 2014 Jun;164(6):1339-45.e5. doi: 10.1016/j.jpeds.2013.12.035. Epub 2014 Feb 14. PMID: 24529621; PMCID: PMC4120190.
- Chin N, Méndez-Lagares G, Taft DH, Laleau V, Kieu H, Narayan NR, Roberts SB, Mills DA, Hartigan-O’Connor DJ, Flaherman VJ. Transient Effect of Infant Formula Supplementation on the Intestinal Microbiota. 2021 Mar 1;13(3):807. doi: 10.3390/nu13030807. PMID: 33804415; PMCID: PMC7998963.
- Kelly E, DunnGalvin G, Murphy BP, O’B Hourihane J. Formula supplementation remains a risk for cow’s milk allergy in breast-fed infants. Pediatr Allergy Immunol. 2019 Dec;30(8):810-816. doi: 10.1111/pai.13108. Epub 2019 Aug 29. PMID: 31297890.
- Andresen E, Oras P, Norrman G, Målqvist M, Funkquist EL. Non-medical formula use in newborn infants still common at two Swedish hospitals after a breastfeeding support program. Acta Paediatr. 2023 Jul 20. doi: 10.1111/apa.16914
- Allattamento al seno nelle strutture sanitarie in Italia. Report sulla Survey Nazionale 2014. Ministero della Salute. https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2256_allegato.pdf
- Bentley JP, Nassar N, Porter M, de Vroome M, Yip E, Ampt AJ. Formula supplementation in hospital and subsequent feeding at discharge among women who intended to exclusively breastfeed: An administrative data retrospective cohort study. 2017 Dec;44(4):352-362. doi: 10.1111/birt.12300. Epub 2017 Jul 24. PMID: 28737234.
- Ward L, Nommsen-Rivers LA, Riddle S. Re: “ABM Clinical Protocol #3: Supplementary Feedings in the Healthy Term Breastfed Neonate, Revised 2017” by Kellams et al. (Breastfeed Med 2017;12:188-198). Breastfeed Med. 2017 Nov;12(9):574-575. doi: 10.1089/bfm.2017.0081. Epub 2017 Aug 7. PMID: 28783383.