Sigarette elettroniche: un po’ di chiarezza su rischi, dipendenza e raccomandazioni

Articolo tratto da Pediatria Magazine numero 6 (2023)

 

A cura della Commissione Ambiente e Salute della Società Italiana di Pediatria

Articoloa  cura di:
Antonio Corsello
Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Università degli Studi di Milano

 Laura Venditto
Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Odontostomatologiche e Materno Infantili, Università degli Studi di Verona

 

Gli “Electronic Nicotine Delivery Systems” (ENDS), generalmente identificati come sigarette elettroniche, hanno rapidamente guadagnato popolarità tra gli adolescenti a partire dal 2006, anno della loro immissione sul mercato. Per quanto sia complesso fornire una sintesi completa della letteratura sull’argomento, è importante porre attenzione alle reali dimensioni del problema, ai possibili rischi per la salute e alle raccomandazioni formulate dagli organismi internazionali.

Con il termine ENDS si intende quindi il grande gruppo di dispositivi facenti parte del mondo del “vaping”; si tratta di dispositivi elettronici che forniscono nicotina simulando il fumo tradizionale senza combustione del tabacco. Essi sono disponibili in varie forme, tra cui spiccano le vere e proprie sigarette elettroniche, nelle loro forme più diffuse di “heat-non-burn” e “pod-mod”. Gli “e-liquid” utilizzati nelle sigarette elettroniche contengono un solvente, un aroma e nicotina, ma spesso sono presenti altre sostanze, quali alcaloidi del tabacco, formaldeide e acroleina, generalmente non dichiarate, nonché noti irritanti e probabili cancerogeni. Sebbene la gran parte dei dispositivi in commercio contengano meno cancerogeni noti rispetto alle sigarette tradizionali, alcune sostanze nocive sono presenti in quantità persino maggiori rispetto al fumo tradizionale, in aggiunta ad altre ancora non studiate a fondo.

L’uso di ENDS tra gli adolescenti è aumentato negli ultimi anni. Dati recenti hanno mostrato che su oltre 18.000 studenti americani il 27,5% degli studenti delle scuole superiori e il 10,5% degli studenti delle scuole medie fa correntemente uso di sigarette elettroniche. Non mancano i dati italiani: nell’anno scolastico 2021-2022 è stata effettuata la quarta raccolta dati della sorveglianza GYTS (Global Youth Tobacco Survey), la quale ha indagato abitudini e conoscenze legate al fumo tra studenti di età 13-15 anni nelle scuole italiane, con oltre 2000 questionari compilati. Sebbene nel 2022 sia scesa la quota di adolescenti che fuma prevalentemente/esclusivamente sigarette tradizionali dal 21% al 16%, è aumentata contestualmente la quota di chi fa uso di ENDS. Dai dati, inoltre, si è registrata un’inversione di tendenza tra il sesso femminile, ora prevalente, e quello maschile. Infatti, l’utilizzo delle sigarette elettroniche è salito dal 18% del 2018 al 20% del 2022, con una riduzione fra i ragazzi dal 22% al 18% e un aumento fra le ragazze dal 13% al 21%; dall’indagine del 2022 emerge, inoltre, come i dispositivi a tabacco riscaldato siano attualmente utilizzati dal 14% dei fumatori adolescenti (12% tra i ragazzi e 16% tra le ragazze).

La rapida ascesa dell’uso delle sigarette elettroniche ha sollevato serie preoccupazioni per la salute, tra cui quello dell’aumentato rischio di dipendenza da nicotina (in controtendenza alla riduzione del consumo di sigarette tradizionali cui si era assistito negli ultimi 20 anni), insieme all’aumento del rischio di patologie respiratorie (asma e bronchite), con possibili sequele a lungo termine dovute ai vari e non ancora completamente noti componenti tossici.

La Commissione europea su ambiente, salute, rischi ambientali ed emergenti (Scientific Committee on Health, Environmental and Emerging Risks, SCHEER) si è espressa sui rischi sulla salute associati all’uso degli ENDS, quali effetto di tipo irritativo a carico del tratto respiratorio a causa dell’esposizione a polioli, aldeidi e nicotina (evidenza moderata); effetti sistemici a lungo termine sul sistema cardiovascolare (evidenza moderata); neoplasie a carico del tratto respiratorio per l’esposizione a nitrosamine, acetaldeide e formaldeide (evidenza debole/moderata). È importante anche segnalare gli effetti acuti da intossicazione per l’ingestione accidentale dei liquidi contenuti nei dispositivi da parte dei bambini, a causa di un packaging spesso accattivante e colorato, nonché i danni da ustioni per esplosioni accidentali, documentate con migliaia di eventi negli Stati Uniti.

Gli effetti diretti sulla salute respiratoria sono rappresentati soprattutto dall’aumento di sintomi asmatici, con mggior probabilità di riacutizzazioni negli adolescenti consumatori, così come non è possibile escludere una possibile futura riduzione della funzionalità respiratoria. Inoltre, negli adulti e adolescenti sono stati registrati anche casi poi definiti come “EVALI”, ovvero “E-cigarette, or Vaping, use Associated Lung Injury”, i quali si manifestano con sintomi respiratori fino al distress respiratorio acuto ed un caratteristico quadro radiologico, legati principalmente a dispositivi contenenti tetraidrocannabinolo (THC) e vitamina E. Da non sottovalutare anche l’esposizione al vaping di seconda mano, che causa un danno irritativo delle vie respiratorie principalmente legato ai glicoli, con possibili tosse e dispnea.

La dipendenza da nicotina rappresenta uno dei rischi maggiormente connessi all’uso degli ENDS. È stato documentato come più una persona sia giovane quando inizia a farne uso, più è probabile che ne diventi dipendente. Il cervello dell’adolescente è infatti più vulnerabile agli effetti gratificanti della nicotina, che stimola i sistemi di “reward” e il rilascio di dopamina, causando una vera e propria dipendenza che si manifesta con desiderio di riassumere la sostanza e sintomi da astinenza. Da segnalare inoltre una progressiva tolleranza degli effetti «positivi» della nicotina stessa, quali calo dell’appetito, innalzamento del tono dell’umore ed effetti sul livello di attenzione.

I dispositivi ENDS rilasciano nicotina anche in quantità maggiori rispetto alla sigaretta tradizionale, rendendo gli adolescenti più facilmente dipendenti. Ci sono studi che suggeriscono come il loro uso in adolescenza possa portare all’uso concomitante di altre sostanze, quali sigarette tradizionali o, più raramente, sostanze stupefacenti (effetto “gateway”). Questa ipotesi vede nel proprio razionale il fatto che l’uso di ENDS possa ridurre la percezione del rischio associato al consumo di nicotina, rendendo gli adolescenti più propensi a sperimentare nuove sostanze e “dispositivi”. Come noto, gli adolescenti sono fortemente influenzati dai coetanei, e gli ENDS appaiono spesso come un oggetto di utilizzo comune tra i personaggi pubblici, rendendo forse il loro uso un mezzo di accettazione in società.

Oltre alla coesione sociale e alla più facile induzione alla dipendenza, ci sono altri fattori di marketing, che spesso hanno come target di “futuri fruitori” proprio gli adolescenti, legati all’uso degli ENDS con aromi che rievocano l’infanzia. Non di minor conto la ridotta percezione del rischio dovuta alla mancanza di informazione e all’ampia disponibilità di questi prodotti online, con poche o a volte nessuna restrizione alla vendita.

Sarà quindi essenziale nel prossimo futuro regolamentare la vendita e la distribuzione degli ENDS, informando giovani, medici e famiglie sui rischi per la salute associati a questi prodotti. Ciò potrebbe includere l’implementazione di limiti di età e di etichette di avvertimento sui prodotti ENDS, come già avviene da tempo per le sigarette tradizionali, impedendo inoltre l’utilizzo di sostanze aromatizzate che possano incentivarne l’uso, o forse regolandone il marketing. Si dovranno poi implementare a livello nazionale campagne di sensibilizzazione pubblica sui rischi, con interventi di prevenzione nelle scuole e sui social, campagne video ed esperienze personali da diffondere.

Di recente pubblicazione è il Position Statement della European Academy of Paediatrics, secondo cui “it is not the role of the Academy to prove these devices are unsafe; it is up to the industry to prove they are safe, if they can”. Per quanto tale conclusione possa sembrare razionale e sensata nei metodi, il rischio da parte della classe medica è quello di consentire che si perda ulteriore tempo per arginare il fenomeno dilagante al quale adesso stiamo assistendo disarmati, e di cui gli effetti a lungo termine, sanitari e psicologici, sono imprevedibili.

Il fenomeno delle sigarette elettroniche rappresenta un problema di salute pubblica che necessita di attenzione immediata con una chiara regolamentazione della vendita e della distribuzione, educando gli adolescenti e le loro famiglie sui rischi noti e potenziali associati a questi prodotti. La politica europea e nazionale dovrà intervenire per regolamentare i vari aspetti di questo complesso mondo, con una reale (in)formazione specifica per genitori, insegnanti e giovani fruitori. Analoghe preoccupazioni sono recentemente giunte dai pediatri del Regno Unito, i quali sottolineano come sia necessaria una legislazione analoga a quella sul controllo del tabacco per contrastare il progressivo aumento dell’uso tra i giovani. La sfida del prossimo futuro sarà quindi quella di scongiurare il rischio di una nuova generazione di giovanissimi che veda nel fumo una consuetudine socialmente accettata, come già avvenuto nella seconda metà del ‘900, quando la lobby del tabacco fece del marketing l’arma principale per conquistare intere generazioni, e la loro salute con esse.

 

Componenti della Commissione Ambiente e Salute
Carla Ancona (Roma), Antonio Corsello, (Milano), Giuliana Ferrante (Verona), Sara Moraca, (Bologna), Giacomo Racippi (Roma), Laura Reali (Roma) Stefania Russo (Napoli) Vittorio Scoppola (Roma), Stefania Urgesi (Bari), Laura Venditto (Verona), Luciana Indinnimeo (Roma), Franca Rusconi (Pisa)

 

I numeri:

27,5%: degli studenti delle scuole superiori utilizza correntemente le e-cigarettes

10,5%: degli studenti delle scuole medie utilizza correntemente le e-cigarettes

14%: dei fumatori adolescenti utilizza i dispositivi a tabacco riscaldato

Dal 18% al 20%: è l’aumento dell’utilizzo delle sigarette elettroniche nel 202

 

Referenze:

Pub-Med

  1. Di Cicco ME, Sepich M, Beni A, et al. Sigaretta elettronica e altri Electronic Nicotine Delivery Systems (ENDS): cosa sono, che effetti hanno sulla salute e perché piacciono agli adolescenti. Rivista di Pneumologia Pediatrica 2021;21:13-21.
  2. Bush A, Lintowska A, Mazur A, et al. E-Cigarettes as a growing threat for children and adolescents: Position Statement from the European Academy of Paediatrics. Front Pediatr 2021;9:698613.
  3. Virgili F, Nenna R, Ben David S, et al. E-cigarettes and youth: an unresolved Public Health concern. Ital J Pediatr 2022;48:97.
  4. Islam T, Braymiller J, Eckel SP, et al. Secondhand nicotine vaping at home and respiratory symptoms in young adults. Thorax 2022;77:663-8.
  5. Macleod K, Bush A, Coutts J, Langley R. Protecting children from harms of vaping. BMJ 2022;379:e073824 doi:10.1136/bmj-2022-073824